Marco Cursi

Ricercatore
M-STO/09 ( Paleografia )
Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo
Ricevimento

Presso lo Studio (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni, 2° piano), su appuntamento concordato all'indirizzo marco.cursi@uniroma1.it

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Italiano

Marco Cursi (Roma, 1966) si è laureato in Paleografia latina presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1989). Ha conseguito il diploma di specializzazione in Paleografia greca presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica (1992); dottore di ricerca in Paleografia latina presso L’Università “La Sapienza” (1996); specializzato come Conservatore di manoscritti presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari (1999); borsa post-dottorato presso l’Università “La Sapienza” (2001); dal 2004 ricercatore in Paleografia latina (M-Sto/09), con incarichi di insegnamento in Paleografia latina e Codicologia. Si è occupato in diversi contributi e in una specifica monografia della tradizione manoscritta del Decameron in un’ottica codicologica e paleografica (dalla proto-diffusione, realizzatasi mentre il Boccaccio era ancora vivente, fino alla fine del sec. XV), esaminando i manoscritti nei loro aspetti strutturali, tecnici e merceologici e approfondendo lo studio delle condizioni e degli ambienti in cui furono confezionati. Ha dedicato diversi studi ai copisti a prezzo nella Firenze dei secoli XIV e XV e più in generale alle tecniche di produzione del libro in botteghe di cartoleria. I suoi temi di ricerca più recenti riguardano la scrittura di Giovanni Boccaccio (cui ha dedicato una monografia pubblicata nel 2013), la più antica tradizione manoscritta del Canzoniere di Petrarca, l’evoluzione della forma-libro della Commedia nel Trecento, la copia in carcere nel basso Medioevo e la scrittura di Leonardo da Vinci. Ha appena pubblicato per Il Mulino (2016) una monografia che ripercorre la storia delle principali forme librarie dall'antichità romana fino ad oggi (tabula, rotolo, codice, libro a stampa, tablet). Ha partecipato a vari progetti di ricerca cofinanziati dal MIUR (2004-2009); è attualmente impegnato nel progetto Autografi dei letterati italiani, che ha l’obiettivo di realizzare un repertorio della tradizione autografa dei più importanti scrittori italiani dalle Origini fino al sec. XVI. Negli ultimi due anni ha tenuto seminari sulla scrittura del Boccaccio presso l'Università della Svizzera Italiana (Usi, Lugano), l'Université Sorbonne Nouvelle (Paris 3) e la Harvard University (Lauro De Bosis Colloquium). 
 
 
 


Inglese

Marco Cursi was born in Rome in 1966 and graduated in Latin Paleography, School of Humanistic Sciences, University of Rome - La Sapienza (1989). He was awarded a Graduate course in Greek Paleography, Vatican School of Paleography, Diplomatics and Archive-keeping (1992), a Ph.D. in Latin Paleography, University of Rome - La Sapienza (1997), a Graduate Course in Manuscripts Curator, University of Rome - La Sapienza (1999), a Post-Research Doctorate in Latin Paleography, University of Rome - La Sapienza (2001). Since 2004 he holds the position of “Ricercatore” in Latin Paleography and Codicology at the same University. He has written several essays and a book regarding the history of the manuscript tradition of the Decameron from a paleographic and codicological perspective (from the early circulation, which occurred while Boccaccio was still alive, until the end of the 15th century), examing the manuscripts in all structural and technical aspects as well as the contexts of diffusion, with an in-depth study of the conditions and environments in which they were made. He has also studied the florentine scribes a prezzo (14th-15th century) and more generally the production techniques in medieval stationery shops. Other areas of research include the handwriting of Giovanni Boccaccio (publishing a book on this subject in 2013), the manuscript tradition of Petrarch Canzoniere, the evolution of codicological features of Dante’s Commedia (14th century), the copy in prison in the late Middle Ages and the handwriting of Leonardo da Vinci. He has published a book (Il Mulino, 2016) on the main forms that books have assumed from early Roman times to the present and explains the innovations that have occurred as concerns book materials, book types (tablet, scroll, codex, printed volume) and professionals involved in book production. He has participated in national research projects financed by MIUR (2004-2009); he is currently participating in the project Autografi dei letterati italiani, which has the objective to compile a database of the autographs of the most prominent Italian writers from the Origins to the 16th century. Over the past two years he has conducted seminars on Boccaccio's books and handwriting writing at the Università della Svizzera Italiana (Usi, Lugano), Université Sorbonne Nouvelle (Paris 3) and Harvard University (Lauro De Bosis Colloquium). 
Monografie
1.Il Decameron: scritture, scriventi, lettori. Storia di un testo, Roma, Viella, 2007 («Scritture e libri del medioevo», 5);
2. La scrittura e i libri di Giovanni Boccaccio, Roma, Viella, 2013 («Scritture e libri del medioevo», 13);
3. Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all'e-book, Bologna, Il Mulino, 2016.
 
Saggi
1. Per un contributo allo studio della tradizione decameroniana: il codice senza segnatura dell’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi, in «Memorie Valdarnesi», serie VII, 161 (1995-96), pp. 89-104;
2. Per la più antica fortuna del Decameron: mano e tempi del «Frammento Magliabechiano» (cc. 20r. -37v.), in «Scrittura e Civiltà», 23 (1998), pp. 265-293;
3. Produzione, tipologia, diffusione del Decameronfra Tre e Quattrocento. Note paleografiche e codicologiche, in «Nuova Rivista di letteratura italiana», I/2 (1998), pp. 463-551;
4. Tradizione caratterizzantee tradizione di memoria. Note sulla tradizione manoscritta del Decameron, in «Critica del testo», 1/2 (1998), pp. 751-774;
5. Ghinozzo di Tommaso Allegretti e altri copisti “a prezzo” di testi volgari (XIV-XV sec.), in «Scrittura e Civiltà», 23 (1999), pp. 213-252;
6. Un nuovo autografo boccacciano del Decameron? Note sulla scrittura del codice Parigino Italiano 482, in «Studi sul Boccaccio», 28 (2000), pp. 5-34;
7. Un nuovo codice di Ghinozzo di Tommaso Allegretti (Firenze, Riccardiano 1067), in «Scrittura e Civiltà», 24 (2000), pp. 271-282;
8. Fare scrivereil Boccaccio: codici e copisti “a prezzo” fra Bologna e Firenze all’inizio del sec. XV, in «Studi sul Boccaccio», 30 (2002), pp. 321-344;
9. Rec. a Registrum Octaviani. Alias Liber Niger. The Register of Octavian de Palatio, archbishop of Armagh 1478-1513, edited by Mario Alberto Sughi, Dublin, Irish manuscripts collection, 1999, in «Studi medievali», 43 (2002), pp. 1013-14;
10. Un nuovo codice appartenuto alla famiglia Mannelli: la Cronica figurata di Giovanni Villani (Vat. Chigi L VIII 296), in Segni per Armando Petrucci, a cura di L. Miglio e P. Supino, Roma, Bagatto Libri, 2002, pp. 141-158;
11. Un frammento decameroniano dei tempi del Boccaccio (Piacenza, Biblioteca Passerini Landi, cod. Vitali 26), in «Studi sul Boccaccio», 32 (2004), pp. 1-27;
12. «Io mi son giovinetta»(Dec. IX, Concl., 8-12): testo in figura e in musica in una stanza della memoriadella fortezza di Sorano, in «Critica del testo», 9/3 (2006), pp. 813-854 (con Raffaella Zanni);
13. Rec. a M. Fiorilla, Marginalia figurati nei codici di Petrarca, Firenze, Leo S. Olschki, 2005 (Biblioteca di “Lettere Italiane”. Studi e Testi, 65), in «Filologia e Critica», 31/1 (gennaio-aprile 2006), pp. 147-151;
14. Un copista-letterato decameroniano di fine Trecento: Domenego Caronelli, in «Studj romanzi», n.s., 2 (2006), 77-125;
15. Boccaccio: autografie vere o presunte. Novità su tradizione e trasmissione delle sue opere, in «Studj romanzi», n.s., 3 (2007), 135-163;
16. Boccaccio a Yale: i codici conservati presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library (con alcune considerazioni sulla tradizione manoscritta del Filocolo), in «Studi sul Boccaccio», 35 (2007), pp. 25-67;
17. Boccaccio alla Sapienza: un frammento inedito del Filocolo (e alcune novità intorno ad Andrea Lancia), in «Critica del testo», 10/3 (2007), pp. 33-58;
18. Ritrovare l’identità perduta: Giovanni di ser Piero Compiobbesi copista del Decameron, in «Studi sul Boccaccio», 36 (2008), pp. 1-38;

19. «Con molte sue fatiche»: copisti in carcere alle Stinche alla fine del Medioevo (secoli XIV-XV), in In uno volumine. Studi sul libro e il documento in età medievale offerti a Cesare Scalon, a cura di L. Pani, Udine, Forum Edizioni, 2009, pp. 151-192;
20. Sulla tradizione antica dei «Rerum vulgarium fragmenta»: un gemello del Laurenziano LXI.10 (Paris, Bibliothèque Nationeale, It. 551), in «Studi di Filologia Italiana», 67 (2009), pp. 91-114 (con Carlo Pulsoni);
21. Un’antica carta di prova del Decameron(Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, cod. Castiglioni 12)?, in «Studi sul Boccaccio», 37 (2009), pp. 105-126;
22. Nuove acquisizioni sulla tradizione antica dei Rerum vulgarium fragmenta, in «Medioevo e Rinascimento», 24, n.s. 21 (2010), pp. 215-276 (con Carlo Pulsoni);
23. Il potere della scrittura: ser Giovanni Bandini e il suo Centonovelle, in «Studi sul Boccaccio», 38 (2010), pp. 1-28;
24. Percezione dell’autografia e tradizione dell’autore, in «Di mano propria». Gli autografi dei letterati italiani. Atti del Convegno internazionale di studi (Forlì, Fondazione Garzanti, 24-27 novembre 2008), Roma, Salerno (Pubblicazioni del Centro Pio Rajna), 2010, pp. 159-184;
25. Un nuovo manoscritto autografo di Antonio Pucci (Firenze, BNC, Magl. VII 1052), in «Studi di Filologia Italiana», 68 (2010), pp. 1-3;
26. Nota paleografica in M. Bernardi- C. Pulsoni, Primi appunti sulle rassettature del Salviati, in «Filologia italiana», 8 (2011), pp. 167-200: 197-99;
27. E Boccaccio raffigurò Omero, in «Il Sole 24 ore», 15 luglio 2012, p. 25 (con Sandro Bertelli);
28. Il libro del mercante: tipicità ed eccezioni, in La produzione scritta tecnica e scientifica nel Medioevo: libro e documento tra scuole e professioni. Atti del Convegno dell’Associazione Italiana Paleografi e Diplomatisti (Fisciano-Salerno, 26-28 settembre 2009), a cura di G. De Gregorio e M. Galante, Spoleto, Cisam, 2012, pp. 147-193;
29. Le scritture dei Da Vinci: appunti sull’educazione grafica di Leonardo, in Sit liber gratus, quem servulus est operatus. Studi in onore di Alessandro Pratesi per il suo 90° compleanno, II, a cura di P. Cherubini e G. Nicolaj, Città del Vaticano 2012 (Littera antiqua, 19), pp. 997-1013;
30. Novità sull’autografo Toledano di Giovanni Boccaccio. Una data e un disegno sconosciuti, in «Critica del testo», 15/1 (2012), pp. 187-95 (con Sandro Bertelli);
31. Un’Ars poeticadi mano di Poggio Bracciolini (cod. Barberiniano latino 65), in «Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae», 19 (2012), pp. 205-228;
32. Authorial strategies and manuscript tradition. Boccaccio and the Decameron’s early diffusion, in Boccaccio at 700: Tales and Afterlives, in «Mediaevalia», 34 (2013), pp. 87-110;
33. Boccaccio architetto e artefice di libri: i manoscritti danteschi e petrarcheschi, in Boccaccio autore e lettore, a cura di P. Canettieri e A. Punzi, in «Critica del testo», 16/6 (2013), pp. 35-62;
34. Cacciatori di autografi: ancora sul codice Riccardiano 2317 e sulla sua attribuzione alla mano del Boccaccio, in Ricerca come incontro. Archeologi, paleografi e storici per Paolo Delogu, a cura di G. Barone, A. Esposito, C. Frova, Roma, Viella, 2013, pp. 351-78;
35. Descrizione del manoscritto (Oxford, Bodleian Library, Holkham misc. 49), in G. Boccaccio, Decameron, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2013, pp. 43-56;
36. Adriano de’ Rossi. Nota sulla scrittura, in Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, a cura di G. Brunetti, M. Fiorilla, M. Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013, p. 151;
37. Antonio Pucci. Nota sulla scrittura, in Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, a cura di G. Brunetti, M. Fiorilla, M. Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013, p. 268;
38. Bonagiunta Urbicciani da Lucca. Nota sulla scrittura, in Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, a cura di G. Brunetti, M. Fiorilla, M. Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013, p. 108;
39. Giovanni Boccaccio, in Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, a cura di G. Brunetti, M. Fiorilla, M. Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013, pp. 43-103 (con Maurizio Fiorilla);
40. Giovanni Sercambi. Nota sulla scrittura, in Autografi dei letterati italiani. Le Origini e il Trecento, a cura di G. Brunetti, M. Fiorilla, M. Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013, p. 280;
41. Berlino, Staatsbibliothek zu Berlin, Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 90, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 137-38 (scheda 22);
42. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.II.8, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 139-40 (scheda 23);
43. Paris, Bibliothèque Nationale de France, It. 482, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 142-44 (scheda 25);
44. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 42.1, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 140-42 (scheda 24);
45. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 38.6, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 337-39 (scheda 59);
46. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Mediceo Palatino 107, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, 2013, Mandragora, pp. 144-45 (scheda 26);
47. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 90 sup. 942, in Boccaccio autore e copista, a cura di T. De Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli e S. Zamponi, Firenze, Mandragora, 2013, pp. 150-51 (scheda 28);
48. Un antico frammento del Teseida a Rieti, in «Studi sul Boccaccio», 41 (2013), pp. 113-28 (con Maria Antonietta Quesada);
49. Bel Petrarca quasi «piratato», in «Il Sole 24 ore», 5 gennaio 2014, p. 32 (con Carlo Pulsoni);
50. Boccaccio copista di Dante, inBoccaccio editore e interprete di Dante. Atti delConvegno internazionale di Roma (28-30 ottobre 2013), a cura di L. Azzetta e A. Mazzucchi, Roma, Salerno editrice, 2014, pp. 73-119 (con Sandro Bertelli);
51. Due antiche sillogi decameroniane a Udine e una rigatura inconsueta, in Giovanni Boccaccio: tradizione, interpretazione e fortuna. In ricordo di Vittore Branca, a cura di A. Ferracin e M. Venier, Udine, Forum, 2014, pp. 263-82;
52. Per la prima circolazione dei Rerum vulgarium fragmenta: i manoscritti antiquiores, in Storia della scrittura e altre storie, a cura di D. Bianconi, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 2014 (Bollettino dei Classici. Supplemento 29), pp. 225-61;
53. Un ignoto codice trecentesco della Commediadi Dante, in Dai pochi ai molti. Studi in onore di Roberto Antonelli, a cura di P. Canettieri e A. Punzi, Roma, Viella, 2014, pp. 687-702 (con Maurizio Fiorilla);
54. Cronologia e stratigrafia delle sillogi dantesche del Boccaccio, in Dentro l’officina di Giovanni Boccaccio. Studi sugli autografi in volgare e su Boccaccio dantista, a cura di S. Bertelli e D. Cappi, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2014, pp. 81-130;
55. “Homero poeta sovrano”, in Dentro l’officina di Giovanni Boccaccio. Studi sugli autografi in volgare e su Boccaccio dantista, a cura di S. Bertelli e D. Cappi, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2014, pp. 131-36 (con Sandro Bertelli);
56. Un codice della Commedia di mano di Antonio Pucci, in «Scripta», 7 (2014), pp. 65-76;
57. Il postillato autografo delle Prose della volgar lingua: primi appunti, in «Critica del testo», 17/2 (2014), pp. 9-33 (con Fabio Massimo Bertolo e Carlo Pulsoni);
58. Copiare alle Stinche: due nuovi codici di Giovanni Ardinghelli, in Scrivere, leggere, conservare. A colloquio con Armando Petrucci, a cura di N. Cannata e M. Signorini, in «Studj romanzi», n.s., 10 (2014), pp. 155-83.
59. Il Decameron a Napoli: alcune novità sul frammento magliabechiano II.II.8, in Boccaccio e Napoli. Nuovi materiali per la storia culturale di Napoli nel Trecento. Atti del Convegno «Boccaccio angioino. Per il VII centenario della nascita di Giovanni Boccaccio» (Napoli-Salerno, 23-25 ottobre 2013), a cura di G. Alfano, E. Grimaldi, S. Martelli, A. Mazzucchi, M. Palumbo, A. Perriccioli Saggese, C. Vecce, Firenze, Franco Cesati Editore, 2015, pp. 23-44.
60. Ancora sul ritratto di Omero nel ms. Toledano, in «Rivista di studi danteschi», fasc. 1 (2014), pp. 170-80 (con Sandro Bertelli).
61. Intorno alla precoce fortuna trecentesca del Canzoniere: il ms. 41.15 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e il suo copista, in «Studi petrarcheschi», 26 (2013), pp. 171-202 (con Carlo Pulsoni).
62. Boccaccio, Giovanni, in Biblioteca Nazionale Marciana, Archivio dei possessori (disponibile online: http://marciana.venezia.sbn.it/immagini-possessori/546-boccaccio-giovanni).
63. Petrarca, Francesco, in Biblioteca Nazionale Marciana, Archivio dei possessori (disponibile online: http://marciana.venezia.sbn.it/immagini-possessori/554-petrarca-francesco);
64. Un libro mercantile un po’ speciale: il “quaderno di chassa” di Bese Ardinghelli e di Maddalena Gianfigliazzi (BNF, ms. Tordi 2), in Scriptoria e biblioteche nel basso medioevo (secoli XII-XV). Atti del LI Convegno storico internazionale (Todi, 12-15 ottobre 2015), Spoleto, Cisam, 2015, pp. 213-42 (con Luisa Miglio).
65. Boccaccio lettore di Omero: le postille autografe all'Odissea, in «Studi sul Boccaccio», 43 (2015), pp. 5-27.
66. Novità su Giovanni Boccaccio; un numero monografico di «Italia medioevale e umanistica», in «Studi sul Boccaccio», 43 (2015), pp. 233-262 (con Monica Berté).
67. Gli Argomenti all'Infernodi Antonio Pucci, in Studi paleografici e papirologici in ricordo di Paolo Radiciotti, a cura di M. Capasso e M. De Nonno, Lecce, Pensa MultiMedia Editore, 2015, pp. 127-149.
68. Un nuovo manoscritto autografo di Poggio Bracciolini, in Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera, a cura di L. Capo e A. Ciaralli, Firenze, Firenze University Press, 2015, pp. 79-91.
 
 


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