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Questo convegno si inserisce in un vasto progetto di ricerca promosso dalla rivista Dante e l’arte fondata a Barcellona su iniziativa dell’Universitat Autónoma de Barcelona ed è stato sostenuto da diverse istituzioni internazionali come la Villa I Tatti, il Museu d’Art Nacional de Catalunya, l’Institut d'Estudis Medievals e l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona con la collaborazione di numerosi musei e biblioteche in cui si trovano i manoscritti della Commedia (Biblioteca Nazionale di Firenze, Biblioteca Laurenziana di Firenze, Biblioteca Riccardiana di Firenze, Biblioteca Marciana di Venezia tra le altre, il British Museum e la BNF de Paris). Dante e l'Arte - Revistes Digitals de la UAB revistes.uab.cat La rivista Dante e l’Arte ha come obiettivo mettere in luce e studiare la centralità di Dante nella creazione artistica a lui contemporanea e dei secoli successivi ... L’incontro di Tours, previsto in maggio-giugno 2017, è il quarto pannello di un’ampia programmazione in cinque parti che ha già avuto una prima manifestazione a Barcellona (Dante visualizzato: le carte ridenti I: XIV secolo, 20-22 maggio 2015) a cui seguiranno Firenze, Los Angeles, Tours appunto e Potsdam (Convegni Internazionali di Firenze Dante Visualizzato. Carte ridenti II: XV secolo, 1a parte, 16-20 aprile 2016, Los Angeles Dante visualizzato. Carte ridenti V: XVI secolo, UCLA, agosto 2016, Potsdam Dante visualizzato. Carte ridenti IV: Botticelli e dintorni, agosto-settembre 2017). Questa serie di manifestazioni ha come obiettivo di ripercorrere la storia delle illustrazioni che hanno rappresentato la Commedia di Dante e i suoi commenti dal XIV al XVI secolo. Si tratta di una tradizione secolare che sarà analizzata e approfondita tentando di sceverare i sensi, le caratteristiche, i mezzi e le funzioni attraverso l’importante tradizione di manoscritti, di stampe e d’altre forme artistiche come affreschi, pitture, sculture, ecc. che si ispirano alla volontà di riprodurre iconograficamente la poesia dantesca. Durante il primo convegno a Barcellona sono stati raggiunti i primi obiettivi prefissati cioè lo studio approfondito di vari aspetti dei più importanti manoscritti miniati del ’300. Un secondo convegno Internazionale (Dante Visualizzato. Carte ridenti II: s. XV, 1a parte) si svolgerà a Firenze il 16-20 aprile 2016 sempre organizzato dalla rivista « Dante e l’arte » e dalla Società Dantesca Italiana. Anche in quest’occasione i partecipanti passeranno al vaglio i codici più rilevanti del secolo considerato. L’incontro di Los Angeles si concentrerà invece principalmente sulla parte più ‘strettamente’ artistica del percorso. Nel quarto incontro di Tours si ha l’ambizione di continuare in modo strutturato l’analisi e lo studio dei principali manoscritti della seconda metà del XV secolo ma anche di focalizzare l’attenzione sugli incunaboli approfondendo gli aspetti e le relazioni più marcanti che possono emergere nel rapporto tra testo e immagine nelle editiones principes, se vi sono differenze rispetto allo stesso rapporto nei manoscritti, l’importanza ermeneutica delle immagini, i criteri secondo i quali, all’interno di uno stesso canto, sono selezionate le descrizioni. Si tenterà, infine, di ripercorrere la traccia dei testimoni dal punto di vista materiale, storico, filologico e artistico. Ormai la complementarità tra testo e iconografia nelle lettere e nelle arti del Medioevo non ha più bisogno di essere dimostrata e ha fatto l’oggetto di una interrogazione continua questi ultimi anche al di fuori della strada battuta e tradizionalmente congeniale della storia dell’arte. L’esplorazione dei contesti testuali, spaziali, sociali, politici e teologici hanno rinnovato l’approccio della dinamica testo/immagine aprendo il campo a nuovi metodi epistemologici. Non è tuttavia ininteressante vedere se tale approccio contestualizzato che ha, appunto, rinnovato il discorso critico non ha sacrificato l’interpretazione del testo o dell’immagine lasciando maggior spazio alla loro interazione; ovvero se il contesto esaminato è così facilmente descrivibile come sembra. Nello stesso tempo non è anodino interrogarsi se gli strumenti digitali e l’accesso seriale all’immagine non danno l’illusione fallace di un’apertura illimitata alle fonti riducendo la comprensione dell’ampio contesto di creazione e di uso. La portata di questo convegno di Tours non si riduce nondimeno a costituire una tappa nella serie di convegni promossi da « Dante e l’arte » e di apportare una nuova apertura epistemologica sui manoscritti miniati della Commedia; questo convegno si iscrive altresì negli interessi della ricerca umanistica al seno del Centre d’Études Supérieueres de la Renaissance, continuando la tradizione dello studio dei manoscritti, la loro presentazione, e la digitalizzazione al CESR, in quanto membro di una vasta rete di istituzioni francesi, quali la Bibliothèque Nationale de France, ed europee.

Per un primo orientamento si presenta di seguito qualche manoscritto miniato della Commedia datati alla seconda metà del ’400:

- Urbinate lat. 365 (1474-1480), Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, (Gugliemo Giraldi, ca. 1478)
- Yates-Thompson 36 (metà XV sec.), British Library, Londra.
- It. 8531 (XV), BNF, Parigi.
- It. 8506 (XV), BNF, Parigi.

E la lista dei principali incunaboli:

1472 (11 aprile) Foligno, Johannes Numeister
1472 (18 giugno) Venezia-Jesi, Federico de’ Conti da Verona
1472 Mantova, Georg e Paul Butzbach
Sine anno (forse1478 circa) Napoli, Francesco del Tuppo
1477 (12 aprile) Napoli, Mattia d’Olmütz (il Moravo)
1477 Venezia, Wendlin da Spira (+comm. Jacomo della Lana)
1478 Milano, Ludovico e Alberto Piemontesi
1478 Venezia, Filippo di Pietro
1481 (30 agosto) Firenze, Niccolò della Magna (+comm. di Cristoforo Landino+incisioni a partire da disegni di Botticelli)


Quest’ultima edizione fu ristampata, più o meno modificata, negli anni seguenti:

1484 Venezia, Ottaviano Scoto
1487 Brescia, Bonino de’ Bonini

1491 (3 marzo) Venezia, Bernardino Benali e Matteo Codecà
1491 (18 novembre) Venezia, Pietro di Piasi detto Cremonese
1493 Venezia, Matteo Codecà
1497 Venezia, Piero da Zuanne Quarengi

Queste quattro ultime edizioni furono emendate da Piero da Figino o Figligine.