| Additional title: |
Cicero in some medieval vernacular commentaries of the Divine Comedy |
| Additional title: |
Ciceró en alguns comentaris medievals en llengua vernacla sobre la Divina Comèdia |
| Date: |
2025 |
| Abstract: |
Questo intervento ricerca la presenza di Cicerone come autore classico nei commenti in volgare alla Divina Commedia scritti tra Trecento e Quattrocento. Si sono preferiti i commenti in volgare a quelli in latino, dove probabilmente Cicerone sarebbe stato più utilizzato, non tanto per verificare la conoscenza delle sue opere da parte dei commentatori, ma soprattutto per aiutare a intravedere l'orizzonte culturale di questi quasi sconosciuti intellettuali protoumanisti e umanisti che usano la lingua volgare come strumento di espressione letteraria sia per garantire la diffusione dell'opera dantesca, sia per mantenere la dimensione identitaria della società borghese di cui essi sono già parte. L'uso delle citazioni di Cicerone ha lo scopo di dimostrare, da un lato, l'"elevazione" della Commedia allo stesso livello delle opere latine, per dimostrare l'importanza della lingua volgare come lingua letteraria; dall'altro, dimostra l'importanza che ancora aveva la lingua latina e, tra i suoi autori, Cicerone, tanto che, per quello che si conosceva, i commentatori del Trecento ne citano (spesso indirettamente) opere e discorsi, pur se con alcune imprecisioni o confusioni. Alla fine del Quattrocento, confrontando le citazioni tra i commentatori del Trecento e quelle di Cristoforo Landino, si nota che nel Quattrocento Cicerone è citato più correttamente, dal momento che si va affermando, attraverso di esse, l'importanza dell'autore latino nella cultura italiana umanistica e rinascimentale. |
| Abstract: |
Aquest article investiga la presència de Ciceró com a autor clàssic en els comentaris vernacles sobre la Divina Comèdia escrits entre els segles XIV i XV. Hem preferit els comentaris vernacles als llatins, on Ciceró probablement s'hauria utilitzat més àmpliament. Això no és tant per posar a prova el coneixement dels comentaristes sobre les seves obres, sinó sobretot per ajudar-nos a albirar els horitzons culturals d'aquests intel·lectuals protohumanistes i humanistes pràcticament desconeguts, que van utilitzar la llengua vernacla com a eina d'expressió literària tant per garantir la difusió de l'obra de Dante com per mantenir la identitat de la societat burgesa de la qual ja formaven part. L'ús de les cites de Ciceró pretén, d'una banda, demostrar l'"elevació" de la Divina Comèdia al mateix nivell que les obres llatines, per tal de demostrar la importància de la llengua vernacla com a llengua literària; d'altra banda, demostra la importància contínua del llatí i, entre els seus autors, de Ciceró, tant és així que, pel que se sabia, els comentaristes del segle XIV citaven (sovint indirectament) les seves obres i discursos, tot i que amb algunes inexactituds o confusions. A finals del segle XV, comparant les cites dels comentaristes del segle XIV amb les de Cristoforo Landino, s'observa que al segle XV Ciceró era citat més correctament, ja que se'n sabia molt més d'ell i les seves obres eren més conegudes. |
| Abstract: |
This paper seeks the presence of Cicero as a classical author in the vernacular commentaries on the Divine Comedy written between the fourteenth and fifteenth centuries. Commentaries in the vernacular have been preferred to those in Latin, where Cicero would probably have been more used, not so much to verify the knowledge of his works by commentators, but above all to help glimpse the cultural horizon of these almost unknown proto-humanist and humanist intellectuals who use the vernacular language as a tool of literary expression both to ensure the dissemination of Dante's work, and to maintain the identity dimension of bourgeois society of which they are already a part. The use of Cicero's quotations is intended to demonstrate, on the one hand, the "elevation" of the Comedy to the same level as Latin works, in order to demonstrate the importance of the vernacular language as a literary language; on the other hand, it demonstrates the importance that the Latin language still had and, among its authors, Cicero, so much so that, as far as was known, the commentators of the fourteenth century cite (often indirectly) his works and speeches, albeit with obvious confusion. At the end of the fifteenth century, comparing the quotations between the commentators of the fourteenth century and those of Cristoforo Landino, it can be seen that a deeper use of Cicero's quotations affirms the importance of the Latin author in Italian humanistic and Renaissance culture. |
| Abstract: |
Questo intervento ricerca la presenza di Cicerone come autore classico nei commenti in volgare alla Divina Commedia scritti tra Trecento e Quattrocento. Si sono preferiti i commenti in volgare a quelli in latino, dove probabilmente Cicerone sarebbe stato più utilizzato, non tanto per verificare la conoscenza delle sue opere da parte dei commentatori, ma soprattutto per aiutare a intravedere l'orizzonte culturale di questi quasi sconosciuti intellettuali protoumanisti e umanisti che usano la lingua volgare come strumento di espressione letteraria sia per garantire la diffusione dell'opera dantesca, sia per mantenere la dimensione identitaria della società borghese di cui essi sono già parte. L'uso delle citazioni di Cicerone ha lo scopo di dimostrare, da un lato, l'"elevazione" della Commedia allo stesso livello delle opere latine, per dimostrare l'importanza della lingua volgare come lingua letteraria; dall'altro, dimostra l'importanza che ancora aveva la lingua latina e, tra i suoi autori, Cicerone, tanto che, per quello che si conosceva, i commentatori del Trecento ne citano (spesso indirettamente) opere e discorsi, pur se con alcune imprecisioni o confusioni. Alla fine del Quattrocento, confrontando le citazioni tra i commentatori del Trecento e quelle di Cristoforo Landino, si nota che nel Quattrocento Cicerone è citato più correttamente, dal momento che si sa molto di più su di lui e si conoscono maggiormente le sue opere. |
| Rights: |
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| Language: |
Italià |
| Document: |
Article ; recerca ; Versió publicada |
| Subject: |
Cicero ;
Dante ;
Ancient Vernacular Commentaries on Dante's Divine Comedy ;
Trecento ;
Quattrocento ;
Ciceronian Philosophy ;
Protohumanism ;
Cicerone ;
Antichi commenti in volgare alla Divina Commedia ;
Filosofia ciceroniana ;
Protoumanesimo ;
Ciceró ;
Antics comentaris en llengua vulgar a la divina comèdia ;
Protohumanisme |
| Published in: |
Medievalia, Vol. 28 Núm. 1 (2025) , p. 19-45 (Artículos) , ISSN 2014-8410 |